Vi riporto il discorso rivolto ai collaboratori in occasione della riunione di inizio anno:
“In questi dieci anni sono due le cose che ho veramente capito.
La prima è questa. Hanno fatto un’indagine sulle performance delle aziende quotate in
borsa e sapete quali sono risultate le più performanti? Quelle a conduzione familiare,
quelle il cui management era nelle mani di una famiglia. E voi sapete perché? Perché
queste aziende hanno un orizzonte temporale di lungo periodo, fanno scelte più
lungimiranti di altre, non sono vittime della logica del trimestre, anche se questo non vuol dire non darsi obiettivi a breve termine, attenzione. Se ci pensate è anche corretto in quanto la COMPUTERLINKS non è solo un insieme di numeri.
E’ un insieme di scelte, di emozioni, le nostre emozioni, perché la nostra vita non sarà solo la COMPUTERLINKS, ma sicuramente la nostra vita è anche la COMPUTERLINKS. Chi pensa che la crisi sia solo un problema di numeri è fuori strada. La crisi è un problema di vita o meglio di vite, le nostre vite. Qualcuno potrebbe dire che è un problema di rettitudine, pensate a cosa dicono dei tedeschi…che hanno fatto i compiti in casa.
Sapete qual è l’episodio che mi ha dato più soddisfazione in questi anni? Più di qualsiasi target, più di qualsiasi trattativa o piano di rebate approvato? Sentirmi dire un paio di mesi fa dalla mia collega, che in COMPUTERLINKS è diventata una donna completa! Mi piace sempre pensare all’azienda in cui lavoriamo come una palestra in cui le persone hanno l’opportunità di esprimere il meglio di se, di crescere mettendosi in discussione.
Quindi, la lezione numero uno è sicuramente…bisogna guardare lontano!
Lezione numero due; il nostro futuro è qua dentro, dentro le nostre teste. Uno dei momenti degli inizi che ricordo sempre è una frase che dissi a Federico nel primo ufficio, proprio nei primi giorni quando non c’erano neanche le pareti, solo un paio di scrivanie, e dissi: “Sei pronto ad alzarti da questa scrivania solo dopo aver fatto diventare la COMPUTERLINKS il primo distributore a valore italiano?”.
Questo traguardo è raggiunto, quindi adesso io potrei rimettere il mandato o… se adesso metto insieme le due lezioni apprese, cioè che dobbiamo guardare lontano e che il nostro futuro è nelle nostre teste io sono convinto che è il momento di lanciare una nuova sfida! Una sfida che ci motivi tutti, che ci tiri giù dal letto ogni santo giorno e che ci aiuti a guardare ancora più lontano!
Io però non sono La COMPUTERLINKS, Noi siamo la COMPUTERLINKS, quindi io
non posso da solo creare un nuovo futuro, ma noi Si che possiamo crearlo o meglio
coocrearlo. Quindi adesso a voi la domanda, siete o no pronti a Coocreare un nuovo
futuro? Ma attenzione bene alla domanda, che non è se ve la sentite di “Provare”, perché se io adesso vi chiedo di provare ad alzarvi, voi rimarrete seduti, o ci si alza o non ci si alza!
Quindi o coocreeremo o non coocreeremo, di sicuro non proveremo a coocreare!
E allora, nei prossimi 10 anni, volete o no raddoppiare le vostre conoscenze, raddoppiare le vostre capacità, raddoppiare i nostri numeri?
Ecco a noi la sfida!
Insieme siamo forti!”
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